C A T A L O G O
La prima luce del giorno
“Fare il fotografo naturalista è una vocazione, una chiamata, come fare il prete” – scrive l’autore – “perché le foto di natura sono figlie del silenzio e della solitudine”
Fabrizio Carbone
La coda delle volpi
pagine 144
La coda delle volpi racconta natura, storia, aneddoti della Finlandia, portandoci per mano in un paesaggio che ogni anno attrae sempre più mediterranei alla ricerca della Natura selvaggia.
Elisa Cozzarini
Cuccioli
pagine 192
Tra volontari, zoologi, centri di recupero per la fauna selvatica, cure parentali e tanto amore per la natura, questo libro vi divertirà, vi insegnerà qualcosa e, forse, vi farà versare anche qualche lacrima. Perché cosa cè di più commovente dei cuccioli? Nulla, come ci ha insegnato Charles Darwin.
Fabrizio Bulgarini – Fulvio Fraticelli – Alessandro Montemaggiori
Viaggiatori straordinari
pagine 160
Questo libro racconta storie di animali che affrontano mille insidie per compiere viaggi incredibili, lunghi migliaia di chilometri, attraversando mari e deserti, allo scopo di raggiungere le aree di riproduzione, di alimentazione o i luoghi dove trascorrere la cattiva stagione.
Bruno D’Amicis
Tempo da lupi
pagine 208
Per me il tempo da lupi è “quella preziosa porzione di esistenza che uno fatica a ritagliare nella frenetica vita moderna e da dedicare tutta alla ricerca di un’esperienza diretta con la selvaticità”.
Giuseppe Paolillo
Incontri bestiali
pagine 192
In tono ironico e divertente, questo libro racconta alcune delle tantissime avventure dell’autore Giuseppe Paolillo, vissute in soccorso della fauna maltrattata dall’uomo.
Emanuele Coppola
Mistero del Mediterraneo
pagine 224
Questo libro unico ripercorre con le sue splendide immagini decenni di viaggi, incontri e osservazioni di un grande specialista, che con tenacia e passione ha seguito le foche fin nelle grotte marine più nascoste, catturando i loro momenti segreti con fototrappole o filmandoli grazie alle nuove tecnologie di ripresa.
Luoghi quasi selvaggi
Si può vivere il rapporto con la natura selvaggia a pochi chilometri da una grande città, in un paese industrializzato e popoloso come l’Italia, meglio che nei deserti arabi o nelle isole Svalbard.